Alimentazione, neurogenesi, memoria e umore: ecco la dieta per il cervello

Anche in eta’ adulta, la neurogenesi e’ continua ed e’ favorita da uno stile alimentare particolare. Vediamo quale:

  • Riduzione dell’apporto calorico: nel 2019 un gruppo di ricercatori dell’Università di Münster, in Germania, guidato dalla neurologa Agnes Flöel, ha scoperto che riducendo l’apporto calorico di un terzo in un campione di persone anziane per tre mesi, produceva un miglioramento nei test di memoria.
  • Prolungamento dei tempi fra i pasti: Sandrine Thuret, ricercatrice in neuroscienze al King’s College di Londra, ipotizza che prolungare la distanza fra un pasto e l’altro incida sulla regolazione di determinati geni, favorendo la neurogenesi.
  • Acidi grassi omega-3: Il cervello è composto per il 60% di acidi grassi, in particolare EPA e DHA. L’acido alfa-linoleico (ALA) contenuto in particolar modo negli oli vegetali viene solo in parte trasformato in EPA e DHA dall’organismo. Per tale motivo, si suggerisce il consumo regolare di pesci grassi, come il salmone e le acciughe. Il grasso contenuto in questo tipo di pesci, inoltre, si è dimostrato avere degli effetti benefici anche sull’umore, come dimostrato nel 2018 da un gruppo di ricercatori guidato da Mehdi Tehrani-Doost, all’Università di Teheran.
  • Curcumina: la curcumina è una componente di base del curry, che stimola la produzione delle cellule nervose e allevia i sintomi da stress, dei disturbi d’ansia e dell’umore. Nel 2016 Tze Pin Ng, neurobiologo della National University di Singapore, ha esaminato più di 1000 anziani, incrociando i dati relativi al loro consumo di curry ed i risultati al Mini-Mental State Examination. I risultati ottenuti mettevano in evidenza un punteggio migliore in chi aveva fatto uso di un particolare preparato di spezie almeno una volta in sei mesi.
  • Resveratrolo: il resveratrolo è contenuto in alte concentrazioni nel vino rosso. Nel 2011 un gruppo di ricercatori capeggiato da Kenji Okajiama, dell’Università di Nagoya, in Giappine, ha scoperto che l’assunzione di questo nutriente stimola la neurogenesi nell’ippocampo, migliorando la memoria. Bisogna, d’altra parte, tener presente che un eccessivo consumo di alcool ostacola la neurogenesi, come dimostrato nel 2012 da gruppo di ricerca della Rutgers University, negli USA, capeggiato da Tracey Shors.
  • Flavonoidi: troviamo i flavonoidi soprattutto nel tè, nel cacao (es.: cioccolato fondente ad alte percentuali di cacao) e nella frutta molto pigmentata, come i mirtilli. Nel 2013 Jeremy Spencer ha scoperto, insieme al suo team di ricerca all’Università di Reading, nel Regno Unito, che l’assunzione di flavonoidi portava alla nascita di nuove cellule nervose nell’ippocampo, producendo, in test di laboratorio sui topi, un miglioramento della memoria del 30%.

D’altra parte, una dieta ricca in grassi e zuccheri compromette la neurogenesi, la memoria e l’umore. Sicuramente l’alimentazione, da sola, non può fare miracoli, ma di certo è un buon punto di partenza per prendersi cura di sé e stare meglio.

Be Sociable, Share!